martedì 4 febbraio 2014

Zuppa di spinaci gentili, barbe di finocchio e farro


Negli ultimi tempi mi sono messa a comprare verdure fresche quasi tutti i giorni, da un frutta e verdura siciliano che ne ha una vasta scelta, per poi preparare zuppe, che sento bollire nel pentolone mentre sto seduta al tavolo della cucina a tradurre infinite pagine di libri. Il suono che fa il bollore è già di per sé corroborante, figuratevi la zuppa calda fumante dentro il piatto!

Per questa zuppa ho usato spinacini molto teneri, barbe di finocchi, patate, carote e farro. Un pizzico di pepe, un filo d'olio, una fetta di pane tostato ed ecco che il pranzo invernale è servito!

Pubblico con questa ricetta una poesia di Billy Collins, autore scoperto grazie ai consigli di un amico, attento e sensibile lettore.


Ascolto del piccolo


Secondo il libro d'informazioni per gli ospiti
l'ascolto del piccolo è un servizio offerto da questo hotel sul mare.

Ascolto del piccolo, non l'ascolto fatto da un piccolo,
come avevo pensato appena arrivato.

Non riappendete la cornetta,
suggerisce il libro,
e il personale sorveglierà il vostro bambino,

anche se il personale, continua il paragrafo,
non può essere ritenuto responsabile per l'incolumità
del piccolo in oggetto.

Giusto, qualcuno che ascolti il piccolo.

Ma l'espressione suggeriva un piccolo in ascolto,
sdraiato in una stanza accanto alla mia,
in ascolto della mia penna che scalfiva la pagina,

o un piccolo più grande che a gattoni
percorreva il corridoio dell'hotel
e premeva il suo minuscolo orecchio curioso alla mia porta.

Per fortuna di alcuni di noi,
la poesia è un luogo dove entrambe sono vere ad un tempo,
dove voler dire una sola cosa alla volta sta per malfunzionamento.

La poesia vuole il piccolo in ascolto alla mia porta
così come il piccolo ascoltato,
mentre quieto respira accanto al telefono.

E vuole anche il piccolo
che emette suoni di dolore
nel curvo ricevitore adagiato nella culla

mentre la ragazza alla reception è appena uscita
a fumare con il suo ragazzo
al buio accanto al bagnasciuga del Mare del Nord.

La poesia vuole anche quel piccolo,
persino un po’ più di quanto voglia gli altri.

Billy Collins (traduzione di franco Nasi)



Ingredienti (per quattro persone):

tre patate medie
150 g di spinaci teneri in foglie
due carote
le barbe di quattro finocchi
100 g di farro
olio d'oliva
sale
pepe
uno spicchio d'aglio

Sbucciare le patate, le carote, staccare le barbe dai finocchi e pulire gli spinaci. Lavare tutte le verdure. Tagliare le patate a cubi abbastanza grandi e le carote a rondelle spesse mezzo cm. In un tegame con il fondo spesso versare due cucchiai d'olio e mettere uno spicchio d'aglio a soffriggere, poi togliere l'aglio e aggiungere le patate a cubi, le carote, gli spinaci e le barbe, mescolare un po' e coprire con un coperchio. Lasciar soffocare per una decina di minuti, poi aggiungere un litro e mezzo d'acqua e lasciar cuocere col coperchio per una ventina di minuti. Salare e versare il farro e lasciar cuocere ancora dieci minuti. Togliere dal fuoco quando il farro sarà cotto e frullare appena con il mini-pimer, lasciando dei pezzi, senza che il tutto si trasformi in crema. Servire con un filo d'olio e una spolverata di pepe, accompagnando con pane tostato caldo.

1 commento:

  1. Mmmmh, semplice e meditativa. Tenterei la versione light, senza farro e con un po' di peperoncino al posto del pepe.

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