mercoledì 9 febbraio 2011

Tortine di mele fuji, mandorle e uvetta


A Bologna sembra quasi primavera: ce ne sono i colori, l'odore, l'umore. Speriamo che gli alberi non si facciano prendere dall'entusiasmo e inizino subito a fiorire, perché poi si sa, le primavere anticipate puniscono con colpi di freddo a distruggere i germogli e di conseguenza noi mangeremmo meno frutti e vedremmo meno fiori!
Utilitarismo stagionale? Eh no, vera preoccupazione la mia. Tempo al tempo. Ve lo dice un'impaziente.

Posto una poesia di Elizabeth Bishop, una poetessa statunitense bravissima. Anche lei sarebbe da leggere in lingua originale, ma questa mi è sembrata una buona traduzione.


L’arte di perdere non è una disciplina dura
tante cose sembrano volersi perdere
che la loro perdita non è una sciagura.

Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta la tortura
delle chiavi di casa perse, delle ore spese male.
L’arte di perdere non è una disciplina dura.

Esercitati a perdere di più, senza paura:
luoghi, e nomi, e destinazioni di viaggio.
Nessuna di queste perdite sarà mai una sciagura.

Ho perso l’orologio di mia madre. Era
mia ed è svanita – ops! – l’ultima di tre case amate.
L’arte di perdere non è una disciplina dura.

Ho perso due vasti regni, due città amate,
due fiumi, un continente. Mi mancano,
ma non è mica un disastro averle perdute.

Nemmeno perdere te (la figura, la voce allegra
il gesto che amo) mi smentirà. È chiaro, ormai:
l’arte di perdere non è una disciplina dura,
benché possa sembrare (scrivilo!) una sciagura.

Elizabeth Bishop



Ingredienti:

3 uova (separate)
200 g di zucchero
300 g di farina 00
1 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di olio di semi di girasole
1 bustina di lievito per dolci
la scorza di un limone grattugiata
3 mele fuji tagliate a fettine
70 g di mandorle tritate
50 g di uvetta bagnata in anticipo

Sbattere i tuorli con lo zucchero, poi iniziare ad aggiungere la farina, il latte e l'olio sempre mescolando. Grattuggiare la buccia di un limone. Montare gli albumi a neve e aggiungerli all'impasto con movimenti dal basso verso l'alto. Aggiungere le mandorle tritate, l'uvetta, le mele (lasciandone da parte circa un terzo da mettere in superficie) e infine il lievito.
Versare l'impasto in una teglia per tortine con i buchi rivestiti delle comuni cartine per dolci. Decorare la superficie con delle fettine di mela e cuocere in forno a 180°C per circa mezz'ora fino a che si saranno colorite (prova stuzzicadenti!).
Le dosi sono per circa una ventina di tortine, ma potete aumentarle o dimezzarle a vostro piacere.

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