lunedì 21 febbraio 2011

Paste da latte



 Questi sono i classici biscotti delle case delle nonne. Sono biscotti essenziali e facili da preparare, perfetti per il latte ma anche per il tè, perché si inzuppano ma non "crollano" nella tazza.
La luce che vedete nella foto è esattamente quella di un mattino bolognese di cielo nuvoloso.

Sto leggendo una bellissima raccolta di racconti di Julio Cortazar, Bestiario e allora vi posto una sua poesia.

Se devo vivere

Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metà dell'opulenza
si alzi il secco ramo della tosse, che latra
il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
Non imparerò per questo a meglio amarti,
però sloggiato dalla felicità
saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
sarà necessaria la brina dell'architrave
perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
del pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
Tanto lontano ormai da te
come un occhio dall'altro,
da questa avversità che assumo nascerà adesso
lo sguardo che alla fine ti meriti.

Julio Cortazar


Ingredienti (per circa 15 biscotti):

2 uova
200 g di zucchero
mezzo bicchiere d'olio d'oliva leggero o di semi di girasole
500 g di farina
la scorza grattugiata di un limone
1 bicchiere e mezzo di latte
10 g di ammoniaca per dolci

In una terrina mescolare uova e zucchero, poi aggiungere l'olio e il latte, la farina poco alla volta, il limone e l'ammoniaca. Su una teglia rivestita di carta da forno formare i biscotti con delle cucchiaiate di composto. Spolverare con lo zucchero (io ho usato quello di canna) e cuocere a 180°C per circa un quarto d'ora (i biscotti sono pronti quando assumono un colorito dorato.

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