sabato 9 ottobre 2010

Muffin con mele limoncella




Con l'autunno arrivano le mele: quelle dure da fare cotte nel forno, quelle belle rugose da fare lo strudel e queste molto profumate che sono perfette nei muffin. L'autunno quest'anno è dolce e viene voglia di andare per campi e bosci a raccogliere mele, pere, castagne. La frutta necessaria per fare una bella scorta invernale. Tra le mele si mettevano a maturare i cachi mentre l'uva veniva lasciata ad appassire nei solai così la casa tutta profumava di frutta. Ora si comprano le arance ad agosto e i pomodori in pieno inverno, le serre  producono frutta e verdura a ritmo serrato senza più tener conto delle stagionalità dei prodotti. Per questo ogni piccolo consumatore, anche il più piccolo, dovrebbe sforzarsi di non comprare frutta e verdura che non sia di stagione. Questo consumo critico, ha diversi vantaggi:  la possibilità che il mercato ne risenta e si smetta di produrre fragole a natale; il miglioramento della propria alimentazione, mangiare frutta e verdura di stagione significa mangiare frutta e verdura più ricca di vitamine e di sostanze nutrienti.



 Per mantenerli belli freschi e profumati vi consiglio di metterene alcuni nel frezer, così tutte le mattine ne tirate  fuori uno e lo scaldate nel forno. Sentirete che profumo emana questa meravigliosa mela limoncella.

Ingredienti:

300 gr di farina

70 gr di zucchero
100 ml di latte
70 gr di burro
quattro mele
un uovo
un pizzico di cannella
una bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale



Per far sì che i muffin si gonfino bene è necessario dividere sempre l'impasto secco da quello morbido e unire i due impasti alla fine. Preparare l'impasto secco con farina, zucchero, lievito e il pizzico di sale. Preparare l'impasto liquido con l'uovo, il latte, il burro fuso,  sbattere bene tutti gli ingredienti. Unire i due impasti e aggiungere solo alla fine le mele e il pizzico di cannella. Riempire 12 pirottini da muffin, infornare a 180°C e lasciar cuocere per 20 minuti.

5 commenti:

  1. Come mi piacerebbe averli belli caldi da mangiare dopo la mia nuotata della domenica!

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  2. cara Costanza,
    per me oggi niente nuoto perchè sono stata ad ammirare i bellissimi colori dell'autunno sugli appennini reggiani dove ho raccolto tantissimi maroni. chissà che non riesca a fare una bella ricetta

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  3. Gnam gnam...dunque aspettiamo una ricetta di marroni (e ci auguriamo non di maroni perchè in Emilia Romagna il marone non è un granchè da cucinarsi)certo che frequenti boschi ben curiosi!!!

    Clè

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  4. caro clè,
    nell'appennino reggiano per maroni si intende
    un frutto molto piccolo simile alle castagne,ma molto più saporito,non so da te che cosa si intende:0)

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  5. Cara Lea, dalle mie parti, Улаанбааτар (Ulanbataar), chiamiamo marroni delle castagne pregiate più saportite, appunto...mentre alcuni locali che vivono nelle valli ai piedi del Bogd Khan Uul, chiamano maroni delle parti del corpo preposte alla riproduzione animale. Effettivamente nei lunghi viaggi attraverso il deserto del Gobi ci capita di mangiare anche quelle ma non credo si addicano a certi manicaretti da Pampelmuse.
    Ad ogni modo vi invito a prepararci una ricetta che abbia esclusivamente ingredienti autunnali, zucca, maroni, mele cotogne e qualche formaggio di fossa o di mosto, uva, funghi, foglie di vite,polenta...insomma qualche idea?

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